Ginnastica per disabili
L’attività fisica adattata svolta in palestra, si rivolge a tutte quelle persone con disabilità che non ambiscono a partecipare a gare o manifestazioni sportive ma vogliono comunque praticare una ginnastica che li aiuti sia sotto il profilo fisico che psichico. Quando si parla di disabilità si fa riferimento a tutte le categorie: sensoriali, fisiche e mentali. Mantenersi attivi e fisicamente in forma è una buona abitudine per tutti, per chi ha un lavoro e una vita sedentaria, ma anche per chi, per esempio, è costretto dalla sua disabilità a stare, purtroppo, su una sedia a rotelle. Il programma di allenamento mira ad incrementare la forza fisica, migliorare la coordinazione dei movimenti, migliorare le capacità motorie e sensoriali, migliorare la capacità respiratoria, aumentare la capacità di resistere alla fatica. L’attività in palestra si prefigge principalmente l’obiettivo di motivare la persona aiutandola sotto il profilo psicofisico in modo da consentirle la maggiore indipendenza e inclusione sociale possibile. Bisognerà lavorare sulla postura e allenare tutta la muscolatura residua per un completo recupero psico-fisico e per farlo occorre tempo. L’importante è non perdere la fiducia e iniziare un po’ alla volta da esercizi semplici. Essere disabili non significa doversi negare i piaceri della vita e dell’attività fisica. Nella giusta misura e seguendo alcune accortezze, tutti possono svolgere attività fisica e godere dei benefici che offre. Esattamente come per chi non è mai stato in un centro sportivo e inizia da un giorno all’altro a tonificare e rafforzare, anche la ginnastica per persone disabili va affrontata gradualmente. Meglio ancora se costantemente in compagnia di un istruttore specializzato, capace di seguire gli sviluppi, ma anche di intervenire in caso di necessità: cadute, crampi, botte e via così. Oltre al lavoro svolto con gli attrezzi e i pesi, potrà essere utile riservare alcune ore alle attività di gruppo, come il Pilates o lo Yoga. Discipline di questo tipo sono definite spesso della mente perché prevedono una forte componente psichica, i muscoli si muovono per dar corpo agli esercizi solo se si è raggiunto un alto livello di concentrazione. I soggetti non vedenti, ad esempio, sono spesso più predisposti a questo tipo di lavoro perché riescono a mantenere un livello di concentrazione più alto durante tutto l’arco della lezione.